Le lesioni pigmentate della mucosa orale si presentano con un colore che varia dal nero-grigio-marrone-blu. Alcune rappresentano variazioni anatomiche, altre reazioni cromatiche dovute alla presenza nella mucosa di sostanze estranee, altre ancora vere e proprie patologie melanocitarie, di tipo benigno, che possono essere di tipo localizzato o presentarsi come epifenomeno di malattie sistemiche.

Nell’ambito delle lesioni pigmentate il Melanoma orale, entità per fortuna molto rara, rappresenta la patologia più grave.

Pigmentazioni da sostanze esogene

Molto frequente il tatuaggio da amalgama (esiti di apicectomie o rimozione di amalgama) che si deposita nel tessuto. Anche i portatori di piercing possono presentare discromie della mucosa. Più rare le pigmentazioni da farmaci (Minociclina e Fenotiazina) causate dal rilascio di metalli pesanti. Nei bambini, l’abitudine di mettere in bocca le matite, può causare un tatuaggio da grafite.

TATUAGGIO DA AMALGAMA

TATUAGGIO DA AMALGAMA

Pigmentazioni da sostanze endogene

I melanociti, cellule deputate alla sintesi della melanina, si trovano nella strato basale dell’epitelio tra le cellule basali.  Le discromie da melanina riconoscono 2 meccanismi di base 1) iperproduzione di melanina 2) proliferazione melanocitaria.

Pigmentazione razziale

Macula melanotica

Melanosi da fumo

Nevo melanotico

I nevi sono lesioni per lo più singole, lievemente rilevate, dovute a proliferazione melanocitaria con aumentata produzione di melanina. Nevi, macule e tatuaggi sono clinicamente molto difficili da distinguere e solo con l’esame istologico è possibile differenziarli.

Nevo blu

Morbo di Addison

(macule associate a malattia sistemica)

M. di Peutz Jeghers

Melanoma