Le afte sono le lesioni ulcerative della mucosa orale di più frequente riscontro. Si calcola che ne sia colpito il 30% della popolazione mondiale, con inizio prevalente durante l’infanzia e l’adolescenza. In molti casi le afte hanno una caratteristica ricorrenza per cui si parla di stomatite aftosa ricorrente (SAR)

La malattia si inquadra tra le patologie autoimmunitarie, ed il bersaglio è rappresentato dall’epitelio orale. Molti fattori predisponenti, sia genetici che ambientali, sono stati invocati, primo tra tutti lo stress (vari studi sulla aftosi sono stati condotti su popolazioni di studenti universitari sotto “stress da esame”). Molte malattie sistemiche si associano alle afte: il morbo celiaco, il morbo di Crohn, la rettocolite ulcerosa, la sindrome di Behcet, deficit di ferro-acido folico-vitamine del gruppo B. L’immunodepressione, come nel caso della infezione da HIV, causa una grave SAR. I traumi dei tessuti orali (es: afte dopo inoculo di anestetico locale) si associano alla comparsa di afte. Curioso il ruolo giocato dalla cessazione del fumo di sigaretta, che proteggerebbe la mucosa dalle afte, stimolandone la cheratinizzazione. Anche i farmaci sono stati chiamati in causa come i FANS, gli ACE inibitori, i beta bloccanti, gli antiaritmici. In ultimo i cibi come gli agrumi, la cioccolata ed i cibi piccanti, irritando la mucosa, favorirebbero la comparsa delle afte.

Clinica:

L’afta classicamente si descrive come un’ulcera rotondeggiante, a margini netti, circondata da un alone iperemico e coperta da una pseudomembrana biancastra. Possono essere molto dolorose, fino a rendere difficoltosa l’alimentazione e la fonazione. Solitarie o multiple prediligono la mucosa non cheratinizzata (labbra, guance, bordo e ventre lingua, palato molle, orofaringe), caratteristica che le differenzia dalle ulcere erpetiche, che, al contrario, prediligono la mucosa cheratinizzata.

La SAR si presenta con 3 aspetti clinici principali

Afta minore: diametro inferiore a 1 cm, le più frequenti, solitamente in numero da 1 a 5, dolorose, guariscono spontaneamente in 7-14 giorni senza cicatrice.

Nella foto insorgenza delle afte nel punto di inoculo dell’ago per anestesia locale.

Afta maggiore: diametro tra 1-3cm, più profonde e più dolorose delle afte minori, possono esitare in cicatrici. Guariscono in 2-4 settimane. Prediligono i pilastri palatini, il palato molle (disfagia), la mucosa labiale.

Afte erpetiformi: piccole (1-3mm) e numerose (anche100), ricordano le ulcere erpetiche. Guariscono in circa 10 giorni senza reliquati.

È importante che il clinico distingua la tipica SAR, che ha una storia di manifestazioni aftosiche ricorrenti negli anni, ad insorgenza giovanile, dalle ulcere simil aftosiche, comparse per la prima volta in età adulta, che devono insospettire l’esaminatore. Se la SAR si associa a sintomi e segni sistemici si dovrà indagare se essa rappresenta l’epifenomeno di una patologia sistemica (Infiammazioni croniche intestinali, Behcet, MAGIC e PFAFA sindrome, neutropenia ciclica, etc).